Domenica scorsa sono stata a Napoli per visitare la Farmacia degli Incurabili ed il Museo delle Arti Sanitarie. Si trovano sulla collina di Caponapoli , uno dei quartieri più antichi della città, vicino al Museo archeologico e al famoso quartiere dei decumani.
L'Ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili fu creato da Maria L.Longo nel 1522 per curare i malati colpiti dalla sifilide e le donne gravide. L'ospedale, sorretto da istituzioni caritatevoli, scongiurò malattie ed epidemie. Questi beni sono stati valorizzati dalla ASL NA1 e dall'Associazione Culturale Il Faro di Ippocrate.L'Associazione ha restaurato la Farmacia Storica, si prende cura delll'Orto Medico dove, oltre ad un meraviglioso ed enorme albero della canfora, ci sono più di cento piante medicinali.
La canfora era utilizzata per il suo potere antinfiammatorio e analgesico su muscoli, ossa e articolazioni. Ha effetti benefici anche sui bronchi visto il suo potere mucolitico, fluidificante ed espettorante. È inoltre una sostanza vasodilatatrice .
La canfora era utilizzata per il suo potere antinfiammatorio e analgesico su muscoli, ossa e articolazioni. Ha effetti benefici anche sui bronchi visto il suo potere mucolitico, fluidificante ed espettorante. È inoltre una sostanza vasodilatatrice .
La farmacia, capolavoro del barocco-rococò, è la parte più mirabile ed è formata da diverse sale. Splendidi vasi in maiolica sono esposti in uno sspettacolare stiglio in noce.
Nello stesso cortile si affaccia il Museo delle Arti Sanitarie dedicato alla memoria della storia della medicina napoletana. Ci sono quattro sale espositive intitolate a Domenico Cotugno, Domenico Cirillo e al famoso Medico San Giuseppe Moscati. che prestò servizio proprio qui.
Vi sono raccolti ferri antichi, stampe anatomiche, e strumenti medici d'epoca.
All'interno della Farmacia era proibito scattare foto. Qui potrete vederla perchè ho scattato una foto da una dépliant illustrativo.
foto da brochure |
clisteri |
antiche maschere per anestesia |
Ospedale degli Incurabili |
albero della canfora |
Grazi
RispondiEliminaThank you for visiting my blog, dear Cloudia!
EliminaBellissimo, non sapevo della sua esistenza.
RispondiElimina"Il piccolo presepe" dei disperati è magnifico e poi la canfora... ma non sono quelle palline puzzolenti che le nostre nonne mettevano nei cassetti o sbaglio? Non sapevo ci fosse un albero della canfora :( e in ultimo mi viene da paragonare la sanità eccelsa nel 1500 all'attuale sanità...
Bellissimo post Erika.
Cara Francesca, grazie! Sì, la canfora sono proprio quelle palline che si mettevano nei cassetti dove venivano riposti gli indumenti di lana per combattere le tarme.
EliminaUna preziosa testimonianza anche se le ricostruzioni fanno un certo effetto...ciao, Arianna
RispondiEliminaMa dai che bella che è questa vecchia farmacia.
RispondiElimina