domenica 31 marzo 2013
venerdì 29 marzo 2013
Settimana Santa a Francavilla Fontana (Brindisi)
In Italia , il Giovedì Santo, si usa andare in pellegrinaggio per le chiese per visitare i Sepolcri. Anche a Francavilla Fontana, una bellissima cittadina in provincia di Brindisi, si visitano i Sepolcri ma qui questa è una pratica religiosa creata dai Padri Carmelitani che, quando
erano in Terra Santa, accompagnavano i pellegrini a visitare i luoghi
della passione di Cristo.
Questa tradizione è ancora viva e tutti gli anni vi partecipano un gran numero di francavillesi, molti dei quali, anche se emigrati per lavoro, tornano ogni anno per partecipare a
questa pratica religiosa.
I pellegrini, chiamati Pappamusci, indossano un camice bianco ricamato, stretto alla vita dal cingolo, un grande scapolare con la scritta ‘DECOR CARMELI’, una mozzetta di colore panna, il viso è coperto da un cappuccio su cui posano un cappello di pellegrino. Hanno il bordone ed il rosario in mano e, fatta la preghiera nell’oratorio dove è esposta la statua della Madonna, a piedi scalzi, escono a due a due, e si recano di chiesa in chiesa ad adorare l’Eucaristia.
Restano sempre in ginocchio, sino all’arrivo dell’altra coppia di pellegrini che si annunzia battendo il bordone sul pavimento. Dopo aver salutato in ginocchio il Santissimo, le due coppie si alzano e si mettono di fronte e si scambiano il saluto incrociando le braccia; quindi la prima coppia esce e si reca in un’altra chiesa dove ripete la stessa cerimonia.
Se, per strada o all’uscita dalla chiesa, incrociano un’altra coppia si salutano tra di loro e, lentamente, continuano il cammino, recitando il rosario e tenendo per strada un contegno di grande fede. Terminato il giro, che viene fatto secondo un itinerario preciso, i pellegrini o “pappamusci” ritornano nel loro oratorio. Iniziano il loro giro intorno alle ore 20 e lo terminano verso mezzanotte.
I pellegrini, chiamati Pappamusci, indossano un camice bianco ricamato, stretto alla vita dal cingolo, un grande scapolare con la scritta ‘DECOR CARMELI’, una mozzetta di colore panna, il viso è coperto da un cappuccio su cui posano un cappello di pellegrino. Hanno il bordone ed il rosario in mano e, fatta la preghiera nell’oratorio dove è esposta la statua della Madonna, a piedi scalzi, escono a due a due, e si recano di chiesa in chiesa ad adorare l’Eucaristia.
Restano sempre in ginocchio, sino all’arrivo dell’altra coppia di pellegrini che si annunzia battendo il bordone sul pavimento. Dopo aver salutato in ginocchio il Santissimo, le due coppie si alzano e si mettono di fronte e si scambiano il saluto incrociando le braccia; quindi la prima coppia esce e si reca in un’altra chiesa dove ripete la stessa cerimonia.
Se, per strada o all’uscita dalla chiesa, incrociano un’altra coppia si salutano tra di loro e, lentamente, continuano il cammino, recitando il rosario e tenendo per strada un contegno di grande fede. Terminato il giro, che viene fatto secondo un itinerario preciso, i pellegrini o “pappamusci” ritornano nel loro oratorio. Iniziano il loro giro intorno alle ore 20 e lo terminano verso mezzanotte.
Noi ci siamo andati oggi con l'Associazione Culturale Orizzonti di Bari, a cui sono iscritta, e qui di seguito vi mostro alcune foto che ho scattato con non poche difficoltà a causa della folla di fedeli piuttosto numerosi.
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